Il Viaggio di Hiera
Un viaggio di 10.000 miglia dalla Sicilia ai Caraibi.
giovedì 13 febbraio 2020
domenica 1 giugno 2014
Riserva d'acqua e desalinizzatore
Per un viaggio così lungo, in luoghi dove spesso reperire l'acqua è difficile e sopratutto in previsione delle due traversate Atlantiche, rivedere l'impianto idrico di Hiera m'è sembrato doveroso.
Prima di tutto ho dotato la barca di un terzo serbatoio, portando la riserva d'acqua da 630 a 850 litri. Il terzo serbatoio è stato installato di traverso sotto le cuccette di prua, sfruttando la curvatura della pancia della barca. Dopo aver preso le misure ho fatto costruire da un fabbro il serbatoio in acciaio inox e l'ho fissato con delle staffe alle paratie. Per evitare qualsiasi movimento ho riempito gli interstizi tra serbatoio, sentina e paratie dei letti con schiuma di poliuretano espanso, avendo l'accortezza prima di spruzzarlo di rivestire le pareti dei mobili e paratie con dei sacchi neri tagliati (quelli che comunemente si usano per l'immondizia). Non dimenticatevi di mettere i serbatoi in acciaio, con un filo di rame collegato alla massa della barca per evitare che le correnti galvaniche lo buchino!
La scelta del desalinizzatore:
Volendo essere autonomi e navigare senza l'angoscia di rimanere senza acqua potabile ho deciso che non avrei potuto fare a meno di un desalinizzatore! Ma quale scegliere ?
una piccola azienda artigianale che costruisce con standard qualitativi molto elevati.
Uno dei titolari, Mario Alagna è anche un ottimo velista, quindi ha compreso immediatamente quali fossero le mie esigenze.
Il modello che monterò produrrà 100 l/h , le sue caratteristiche salienti le posso riassumere in tre aggettivi: semplicità, efficacia e robustezza, qualità quest'ultima necessaria ad ogni cosa che montiamo in barca ed è anche il motivo principale per cui l'ho scelto!
Lo stesso modello è stato montato da Andrea Mura su "Vento di Sardegna" durante la rotta del Rhum!
Esistono tre modi differenti per far funzionare un dissalatore:
Quelli a 220v , che necessitano di un generatore, che io non ho e quindi non ho valutato. Quelli a recupero di energia, che funzionano con le batterie di bordo. Tuttavia, anche se la tecnologia ha fatto passi da gigante, non li ritengo completamente affidabili. La mia scelta è caduta sull'ultimo tipo. E' azionato meccanicamente dal motore che tramite una puleggia innesca la pompa dell'acqua di mare. Ad oggi sono, secondo me, questi ultimi i più affidabili ed efficienti nella produzione di acqua, rispetto al modello elettrico che funziona con le batterie di bordo.
Altra particolarità di questo modello è la possibilità di installare i vari componenti separatamente, sfruttando al meglio gli spazi esigui delle nostre imbarcazioni.
Appena montato dai tecnici Osmosea, lo testerò per tutta l'estate e scriverò le mie impressioni sul blog.
Prima di tutto ho dotato la barca di un terzo serbatoio, portando la riserva d'acqua da 630 a 850 litri. Il terzo serbatoio è stato installato di traverso sotto le cuccette di prua, sfruttando la curvatura della pancia della barca. Dopo aver preso le misure ho fatto costruire da un fabbro il serbatoio in acciaio inox e l'ho fissato con delle staffe alle paratie. Per evitare qualsiasi movimento ho riempito gli interstizi tra serbatoio, sentina e paratie dei letti con schiuma di poliuretano espanso, avendo l'accortezza prima di spruzzarlo di rivestire le pareti dei mobili e paratie con dei sacchi neri tagliati (quelli che comunemente si usano per l'immondizia). Non dimenticatevi di mettere i serbatoi in acciaio, con un filo di rame collegato alla massa della barca per evitare che le correnti galvaniche lo buchino!
La scelta del desalinizzatore:
Volendo essere autonomi e navigare senza l'angoscia di rimanere senza acqua potabile ho deciso che non avrei potuto fare a meno di un desalinizzatore! Ma quale scegliere ?
Ho iniziato a documentarmi, a confrontare i modelli in circolazione, visitando alcune aziende o stand durante il salone nautico. Alla fine, con una punta di orgoglio, ho scelto un modello prodotto da un'azienda della mia città la Osmosea di Marsala,
http://www.osmosea.it/ita/index.html |
Uno dei titolari, Mario Alagna è anche un ottimo velista, quindi ha compreso immediatamente quali fossero le mie esigenze.
Il modello che monterò produrrà 100 l/h , le sue caratteristiche salienti le posso riassumere in tre aggettivi: semplicità, efficacia e robustezza, qualità quest'ultima necessaria ad ogni cosa che montiamo in barca ed è anche il motivo principale per cui l'ho scelto!
Da notare i telai tutti in acciaio inox 316 |
Esistono tre modi differenti per far funzionare un dissalatore:
Quelli a 220v , che necessitano di un generatore, che io non ho e quindi non ho valutato. Quelli a recupero di energia, che funzionano con le batterie di bordo. Tuttavia, anche se la tecnologia ha fatto passi da gigante, non li ritengo completamente affidabili. La mia scelta è caduta sull'ultimo tipo. E' azionato meccanicamente dal motore che tramite una puleggia innesca la pompa dell'acqua di mare. Ad oggi sono, secondo me, questi ultimi i più affidabili ed efficienti nella produzione di acqua, rispetto al modello elettrico che funziona con le batterie di bordo.
Altra particolarità di questo modello è la possibilità di installare i vari componenti separatamente, sfruttando al meglio gli spazi esigui delle nostre imbarcazioni.
Appena montato dai tecnici Osmosea, lo testerò per tutta l'estate e scriverò le mie impressioni sul blog.
componenti desalinizzatore Osmosea con i ves in carbonio
Buon vento!
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venerdì 4 aprile 2014
Il Viaggio di Hiera: Vela d' altura e Atlantico
Il Viaggio di Hiera: Vela d' altura e Atlantico: Se senti il richiamo dell' alto mare e dell' avventura, sali a bordo e partecipa alle lunghe navigazioni d'altura e alle traversate atlantiche
Hiera di bolina |
giovedì 3 aprile 2014
Preparazione della carena
Hiera a secco.
Iniziati i primi lavori ! Dovendo affrontare piu' di 12.000 mgl in 18 mesi, non potevo limitarmi alle solite 2 mani di antivegetativa e ho optato per una antivegetativa di qualita', l'international micron extra, data dalla casa madre con caratteristica di durata biennale. Io la uso per la prima volta, ma diversi amici sono entusiasti dei risultati ! naturalmente sara' applicata a rullo, dopo aver dato una mano di primer eposidico, con 3 mani su tutta la barca. Le parti metalliche, prese a mare, asse elica , elica e asse timone verranno protette con primer per metalli e poi antivegetativa per piedi poppieri . Infine gli appositi zinchi nell' asse dell' elica e nell' elica- Degli zinchi di ricambio li portero' per cambiarli all' occorrenza in acqua.
Ecco il risultato fnale !
Iniziati i primi lavori ! Dovendo affrontare piu' di 12.000 mgl in 18 mesi, non potevo limitarmi alle solite 2 mani di antivegetativa e ho optato per una antivegetativa di qualita', l'international micron extra, data dalla casa madre con caratteristica di durata biennale. Io la uso per la prima volta, ma diversi amici sono entusiasti dei risultati ! naturalmente sara' applicata a rullo, dopo aver dato una mano di primer eposidico, con 3 mani su tutta la barca. Le parti metalliche, prese a mare, asse elica , elica e asse timone verranno protette con primer per metalli e poi antivegetativa per piedi poppieri . Infine gli appositi zinchi nell' asse dell' elica e nell' elica- Degli zinchi di ricambio li portero' per cambiarli all' occorrenza in acqua.
Ecco il risultato fnale !
domenica 2 marzo 2014
La ARC
Ma parliamo sempre di quest’ARC,
ma… Cos’è la ARC?!
La ARC (ovvero Atlantic Rally for
Cruisers, maggiori informazioni qui) costituisce una specie di sogno per molti
navigatori. Attira oltre 200 barche e 1200 persone da ogni angolo del mondo
tutti gli anni da 28 anni, per veleggiare insieme le 2800 miglia di Atlantico da Gran Canaria a Saint Lucia.
Si attraversa l’oceano insieme, ma
ognuno vive la propria avventura.
Si potrebbe pensare che si tratti
di una semplice regata, ma non è così. Lo spirito della ARC non è tanto la
competizione, pur presente in ogni regata, ma piuttosto l’atmosfera che si
respira. Hai l'occasione di condividere, informazioni, dubbi e le emozioni che accomunano tutti i partecipanti, il cui traguardo è il sogno di partecipare al piccolo miracolo di attraversare l'Oceano Atlantico con la propria barchetta!
I giorni precedenti alla partenza sono anche una grande occasione per condividere con chi come te ama l'avventura, il mare e il meraviglioso mondo della vela. A Gran Canaria ci si ritrova tutti insieme, sui pontili affollati e variopinti, ognuno col suo bagaglio più o meno ricco di esperienze da condividere con gli altri.
Per la maggior parte dei
partecipanti la ARC rappresenta un’occasione UNICA, un’avventura
indimenticabile che richiede una considerevole quantità di tempo, denaro e di
risorse emotive persino per arrivare ai blocchi di partenza a Las Palmas.
A volta appare anche l’eccezione
di qualche barca da regata con equipaggio di professionisti, ma questo rende la
traversata ancora più eccitante. Quanto spesso ti capita di partecipare ad una
regata con la tua barca fianco a fianco con queste macchine meravigliose progettate
e timonate da alcuni tra i migliori professionisti del mondo?! Dopo tutto
l’oceano è una grande livella (per dirla alla Totò), là fuori le condizioni
sono le stesse per tutti.
L'organizzazione, estremamente professionale, non ci farà mancare nulla, dai divertenti party alla sfilata dei partecipanti per le vie di Las Palmas, ai vari corsi di sicurezza e metereologia riservati ai partecipanti.
Tutti i momenti precedenti alla partenza, la
preparazione, l’attrezzatura, l’equipaggio e poi le mille avventure a bordo di Hiera
ve lo racconteremo “strada facendo”… Stay tuned!
domenica 16 febbraio 2014
Equipaggiamento: scelta dell'elica
Era un po' che pensavo di sostituire l'elica fissa di Hiera con una orientabile, ma adesso con 10.000 mgl da percorrere la scelta è obbligata!
Il motivo più importante per cui ho ritenuto necessario sostituire l'elica fissa con una orientabile è dovuto al forte attrito che un'elica fissa esercita quando si naviga a vela, tanto da indurre il costruttore del motore, la Yanmar ad avvisare i proprietari della barca a non inserire la marcia con l'invertitore durante la navigazione a vela per non danneggiare l'asse o lo stesso invertitore. Non è bello percorrere tante miglia a vela in folle con l'asse che continua a girare generando usura e un fastidioso rumore!
Mi sono messo quindi alla ricerca di un'elica migliore, e dopo aver analizzato i prodotti di tutte le aziende leader nel settore ho scelto un'elica orientabile della Ewol per innovazione, affidabilità e qualità dei materiali.
Buon Vento,
Mario
http://www.ewoltech.it/
- Vantaggi : pale orientabili per un minor attrito, garantendo maggior velocità a vela, facilità di manovra e minor usura della boccola dell'asse che potrà essere arrestata al contrario di un'elica fissa. Minor peso e bilanciatura per annullare le vibrazioni. Possibilità di Montaggio e Smontaggio in acqua.
Caratteristiche tecniche:
- Affidabilita' e robustezza: la E3 è costruita in leghe di acciaio inox, assolutamente superiori alle leghe di bronzo in termini di resistenza e corrosione all'acqua marina.
- Durata nel tempo: Le uniche parti metalliche soggette ad usura sono le boccole, che qui sono intercambiabili e che garantiscono, dopo anni, di non sostituire l'elica ma solo le boccole in modo da ripristinare i giochi iniziale ed evitare l'acquisto di una nuova.
- Tecnologia innovativa, che grazie ad una coppia di ingranaggi a denti elicoidali che rispetto agli ingranaggi a denti dritti assicurano maggiore precisione di posizionamento delle pale, riducendo gli shock sulle dentature.
In ultimo, ma non è da poco, è un prodotto italiano!! Di quelli che tengono alto il nome del made in Italy.
Quest'estate farò un primo test di circa 2000 mgl , per poi testarla per 10.000 mgl... altro che prove in vasca!
sabato 15 febbraio 2014
il viaggio di Hiera dalla Sicilia ai Caraibi
Eccomi qui a scrivere il mio primo blog, ciò che mi ha spinto a farlo era la voglia di condividere questo viaggio, che rappresenta per molti velisti un ambito traguardo!
Il programma del viaggio di Hiera è il seguente:
Marsala - Baleari - Malaga (900nm)
Malaga - Gibilterra - Canarie (900nm)
A.R.C. Gran Canaria - St. Lucia (2800nm)
Grenadine - British Virgin Islands (400nm)
Caraibi - Azzorre (2400nm)
Azzorre - Gibilterra - Malaga (1000nm)
Malaga - Baleari - Marsala (900nm)
Nel programma c'è anche la partecipazione all'A.R.C. Atlantic Rally for Cruisers, una regata rally con la quale ogni anno, e questa è la 28sima edizione. circa 280 barche attraversano l'Atlantico. Il 24 Novembre si parte da Las
Palmas in Gran Canaria, navigazione attraverso l'Atlantico spinti dagli Alisei
(Venti costanti, che spirano nelle regioni tropicali) fino all'arrivo nella spettacolare Rodney Bay nell'isola di St.Lucia Caraibi,
per un totale di 2.800 miglia marine; ad aprile 2015, dopo la stagione di charter invernale ai Caraibi, la barca rientrerà in Italia con una traversata in solitaria dalle Antille a Gibilterra via Azzorre. In questo viaggio navigheremo con "Hiera" per un totale di 10.000 Miglia.
Gli argomenti trattati nel blog saranno di natura tecnica, quali preparazione della barca, equipaggiamento, scelta dell'attrezzatura, cambusa, abbigliamento, pianificazione del viaggio e luoghi visitati.
Chi poi vorrà partecipare ci saranno alcuni posti a bordo nelle varie tappe di trasferimento, nella traversata in regata con l'A.R.C.e in quella di ritorno!
Buon vento,
Mario
Il programma del viaggio di Hiera è il seguente:
Marsala - Baleari - Malaga (900nm)
Malaga - Gibilterra - Canarie (900nm)
A.R.C. Gran Canaria - St. Lucia (2800nm)
Grenadine - British Virgin Islands (400nm)
Caraibi - Azzorre (2400nm)
Azzorre - Gibilterra - Malaga (1000nm)
Malaga - Baleari - Marsala (900nm)
Gli argomenti trattati nel blog saranno di natura tecnica, quali preparazione della barca, equipaggiamento, scelta dell'attrezzatura, cambusa, abbigliamento, pianificazione del viaggio e luoghi visitati.
Chi poi vorrà partecipare ci saranno alcuni posti a bordo nelle varie tappe di trasferimento, nella traversata in regata con l'A.R.C.e in quella di ritorno!
Buon vento,
Mario
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